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Traccia Seinen/Horror

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  1. SUPREME BOSS
     
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    Questa è la traccia seinen/horror. Ricordate, prima di iniziare a giocare leggete bene le regole della sezione, altrimenti potreste vedervi cancellati i vostri messaggi!

    TRACCIA DA SEGUIRE:

    GENERE: Seinen Horror

    Ambientazione: Futuro distopico

    Agx4ElJ
    TRAMA: Il mondo è sconvolto da 10 anni da una piaga a cui nessuno riesce a dare spiegazione, che tutti chiamano l'Ombra, una massa ancor più scura delle tenebre stesse, simile ad un buco nero. Di notte quando tutto è avvolto nell'oscurità le persone sono al sicuro, di giorno quando il sole brilla e l'Ombra è circoscritta in piccole zone diventa irrequieta, facendo a pezzi tutto ciò che vi si avvicina troppo, o ancor peggio vi finisce dentro. Per liberare il mondo da quella piaga i governi hanno acconsentito ad atroci esperimenti umani, in modo da creare delle persone in grado di divorare l'Ombra. Sherry e Stephen Meyers, due gemelli di 15 anni sottoposti agli esperimenti ed entrambi sopravvissuti, lottano ogni giorno per liberare il mondo dalla piaga, ma non sempre gli Shadow dagli inquietanti occhi scarlatti sono accolti a braccia aperte: il mondo è cambiato, e dovranno vedersela tra chi preferisce vivere nella paura a discapito di un futuro sconosciuto, chi preferisce vivere nel mondo notturno, e chi li vuole morti e li teme, per gli straordinari poteri che l'Ombra concede a chi la assimila, sempre se non ne venga soggiogato...

    Adatto a: Scrittori più maturi, amanti degli horror, scrittori in grado di creare una buona psicologia di fondo.
    Essendo un Seinen richiede ricerche approfondite in caso si vogliano inserire elementi realistici ai fini di trama (es. armi, location, malattie psichiche particolari).

    Si inizia!

    [INIZIO CAPITOLO 1]

    «Che diavolo sta succedendo?»

    Nel vicolo l’oscurità si agitò in maniera convulsa, una vera e propria vibrazione si diffuse sempre più forte nel terreno, in contemporanea ad una sorta di suono lamentoso, qualcosa che non aveva mai sentito in vita sua.

    «L’Ombra… è arrabbiata perché non mi ha preso! Vuole uccidermi!»

    Lo sconosciuto che lo aveva salvato, prendendolo al volo mentre stava precipitando dal tetto in pasto all’Ombra scosse la testa in senso di diniego.

    «No, quello che stai sentendo è il suo grido di morte. Mio fratello si sta occupando di lei»

    Si girò, e Luis, ancora sconcertato per il tono flautato con cui le parole gli erano giunte all’orecchio, vide che in realtà il suo salvatore era una ragazza, forse non troppo più grande di lui.

    Non è possibile che qualcuno uccida l’Ombra… è l’Ombra che uccide, e nessuno ne esce vivo.

    Un brivido percorse l’undicenne quando vide che le grandi iridi della giovane erano di un rosso vermiglio assolutamente innaturale, che più che guardarlo parevano attraversarlo da parte a parte

    «Tu… cosa…»

    Improvvisamente cessò ogni minimo rumore, e l’oscurità del vicolo sparì.
    I ragazzi rimasti sul tetto, gli stessi che lo avevano convinto a quella stupida prova di coraggio che lo aveva quasi ucciso, stavano fissando la scena con gli occhi fuori dalle orbite.

    «Hai finito, Stephen?»

    A rispondere una voce maschile, in un vicolo ora ombreggiato, ma inconfondibilmente sano.

    «Sì, ma a causa del ragazzino mi sono distratto e ho subito qualche danno»

    Luis rischiò quasi di urlare, vedendo che il ragazzo di nome Stephen usciva dalla stradina con in mano il suo stesso braccio, maciullato malamente all’altezza del gomito, il sangue che ancora zampillava dal moncherino.

    «S… stai… stai…»

    «Conviene che ti sbrighi a rigenerarti, se abbassi di troppo le tue funzioni vitali butterai un mucchio di energia inutile»

    Era incredibile quanto fossero simili, lei con i capelli corti, lui lunghi fino al petto, entrambi avevano un aspetto androgino che facilmente avrebbe confuso chiunque non li avesse sentiti parlare, potevano essere due maschi o due femmine, entrambi inoltre avevano quegli spaventosi occhi grandi e scarlatti.
    Stephen avvicinò le due estremità, ed una sorta di filamenti colloidali nerastri trasudarono dalla carne viva andando ad unirsi a quella della porzione amputata, infittendosi sempre di più

    «Voi… non siete umani, vero?»

    Disse Luis con voce tremante, attirando nuovamente lo sguardo della ragazza.

    «Umani? Chi può dirlo. Se fossimo umani non avremmo queste capacità, se fossimo mostri non proveremmo misericordia. Noi siamo Shadow, i Divoratori di Ombre, per cui ciò che è certo è solo l’ignoto.»

    Il processo sul braccio di Stephen era oramai finito, di quello che poco prima era un braccio amputato era rimasto un arto sano, senza nemmeno la cicatrice.

    «Andiamo Sherry. Con questa abbiamo neutralizzato tutta l’Ombra della città, non c’è più posto per noi qui»

    I due senza dilungarsi ulteriormente fecero un salto spaventoso, andando ad atterrare sul tetto dove gli altri ragazzi li scansarono terrorizzati.

    «Non dovreste fare questi giochi, sono pericolosi.»

    Dissero all’unisono, per poi correre via rapidi come il vento, uscendo dall’ennesima città a cui non avrebbero mai più fatto ritorno.

    [Approvato dalla bossa]

    Edited by *Zaraki Kenpachi* - 10/11/2013, 22:06
     
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  2. *Zaraki Kenpachi*
     
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    Capitolo 1, seconda parte ad opera di: FightForFreedom

    Calarono le tenebre. Ora la situazione si faceva più tranquilla poiché l'Ombra di notte non era pericolosa come di giorno, anche se di certo per i due Shadow non cambiava assolutamente nulla.
    A partire dal giorno in cui i due fratelli ricevettero la missione di eliminare l'Ombra che da un decennio terrorizzava l'intera umanità, essi non avevano mai perso una battaglia.
    Decisero di fermarsi per mangiare qualcosa e dormire un po'. Sherry aveva catturato un grosso corvo durante il loro cammino.
    Estrasse da un taschino dei pantaloni un coltello da combattimento col quale divise il volatile in due parti e ne porse una al fratello

    «Prendi Stephen, mangia qualcosa.»

    Mangiarono velocemente, senza smettere di tenere d'occhio ciò che li circondava. L'Ombra di notte non era pericolosa come di giorno, è vero, ma quello che li aveva tenuti in vita fino ad allora era proprio la loro capacità di non perdere la concentrazione e non distrarsi mai.

    Improvvisamente Stephen avvertì una presenza provenire da dietro un'auto abbandonata sulla superstrada che stavano percorrendo.

    «Sherry.»

    La ragazza scattò sulla sua sinistra e lancio il pugnale ancora sporco del sangue del corvo in direzione della vettura. Con un rumore stridente l'arma si conficcò nella portiera sinistra.

    «L'hai mancato.» disse Sthephen alla sorella.

    Sherry sorrise pacatamente alla battuta del fratello.

    Terrorizzato dalla velocità di reazione dei due killer di Ombre, Luis uscì dalla macchina tremando come una foglia e bianco come un fantasma.

    Capitolo 1, terza parte ad opera di: ramorimo

    Luis rimase alcuni secondi ad osservare il pugnale, che aveva una pietra scarlatta sul manico con tre venature bianche. Ancora terrorizzato si girò a guardare i due Shadow, impegnati a mangiare come se non fosse successo niente. Staccò il coltello dalla macchina con non poca difficoltà e si diresse verso i due.
    Un rumore di passi in accelerazione all'improvviso risuonò nell'aria seguito da un sibilo che fece fischiare l'orecchio sinistro del ragazzino.

    «Cosa sta...»

    Provò a dire Luis subito prima che altri passi gli facessero voltare la testa. Un uomo sulla trentina dallo sguardo assente era a pochi passi da lui, poi all'improvviso, una mano apparve nel suo campo visivo e lo scaraventò lontano.
    Dopo un violento impatto con il terreno, Luis alzò la testa, ed osservò incredulo la ragazza dai capelli corti che stendeva con un pugno l'assalitore.

    «Dovete morire Mostri! Solo con la vostra morte la piaga avrà fine!»

    Ringhiò l'uomo a terra, estraendo una revolver dalla tasca interna della giacca

    «Possa la tua anima riposare in pace.»

    Disse a bassa voce Sherry con una mano nel taschino dei pantaloni, l'uomo non fece in tempo a prendere la mira che gli si conficcò un coltello da lancio tra gli occhi.

    Subito dopo, la ragazza si avvicinò a Luis e gli tese la mano sorridendo per farlo rialzare.

    «Non ti eri accorto di essere seguito?»

    «No... chi era quel uomo, e perché voleva uccidervi?»

    Chiese Luis, rifiutando con disgusto un pezzo di corvo.

    «Devi sapere che non tutti quelli che hanno scelto di vivere nel mondo notturno sono riusciti a restare lucidi. Gli essere umani sono deboli. La paura, l'alcol e le droghe hanno portato alla psicosi, purtroppo per loro non c'è piu via di salvezza se non la morte.»

    Bisbigliò Stephen con disprezzo, Luis incredulo guardò quegli occhi pieni di sofferenza e non potè che provare compassione. Rimase così in silenzio ad osservare le loro facce.

    Capitolo 1, quarta parte ad opera di: †Black Lotus†

    Cosa mai avranno passato per essere diventati così? La mamma mi ha raccontato solo cose orribili sugli Shadow...

    «Qual'è il problema?»

    Fu Stephen a parlare, Luis arrossì, vergognandosi di essere stato colto così in flagrante a fissarli

    «Ecco... mi chiedevo solo... i vostri occhi...»

    Sherry iniziò a parlare subito, senza fargli terminare la frase

    «Il pigmento è stato completamente estratto, la colorazione eccessivamente vermiglia è data dal sovrabbondante afflusso di sangue, circa 4 volte quello di un normale essere umano. Questo ci tutela parzialmente dal dissanguamento in caso di ingenti danni e ci permette un maggior afflusso di ossigeno alle fibre muscolari. Ritornando all'estrazione del pigmento, viene effettuata a processo ultimato degli Shadow, in modo da individuare subito i soggetti trattati con successo da quelli incompleti o destinati all'eliminazione per inadeguatezza. Ho risposto esaurientemente alla tua domanda?»

    «Sì... anche troppo... siete dei cloni?»

    Sherry inclinò la testa da un lato

    «No, ti avevo già detto che Stephen è mio fratello, mi pare ovvio che siamo gemelli omozigoti.»

    Ma parlano sempre così questi? E' troppo difficile non si capisce nulla...

    Senza proferire altro, Stephen riprese a camminare, pestando con malgrazia il cadavere dell'uomo che pochi minuti prima li aveva assaliti. Anche Sherry si rimise in marcia, seguita a ruota da Luis

    «Che intenzioni hai?»

    Come se avesse un radar a fargli evitare gli ostacoli della strada, lo Shadow si mise a camminare all'indietro, piantando gli occhi rubino in quelli del ragazzino dalle iridi castane.

    «Mi... mi hanno cacciato dalla città... hanno iniziato a dire che vi avevo attirati io lì, e che quindi ero maledetto... così pensavo di venire con voi...»

    Distolse lo sguardo, la sensazione di disagio era massima con Stephen, entrambi erano piuttosto distaccati, ma se la ragazza poteva sembrare solo fredda, il gemello era assolutamente glaciale.

    «Vattene. Se segui noi, c'è solo morte.»

    Inaspettatamente, fu proprio Sherry ad avanzare il duro imperativo.

    Capitolo 1, quinta parte ad opera di: Miracle_blade

    «Ma io... non ho alcun posto dove andare...»

    Sherry si avvicinò rapidamente al ragazzino, e altrettanto rapidamente lo afferrò per il colletto della maglietta, sollevandolo con una sola mano come una bambola di pezza.

    «Noi non siamo baby-sitter, siamo soldati. Nessun salario, nessun riconoscimento, semplici guerrieri che lottano per un mondo che non li vuole... e probabilmente, non li merita.»

    Luis rimase a guardare quegli occhi luminosi come rubini, quello che i due Shadow gli suscitavano era una sorta di timore riverenziale, da una parte si chiedeva fino a che punto arrivassero i loro poteri, sconosciuti pressochè a chiunque, dall'altra li ammirava per tutto l'impegno che mettevano nel salvare vite umane a discapito delle loro, senza chiedere nulla in cambio.

    «Mettilo giù Sherry, e andiamo. Ci sta facendo perdere un mucchio di tempo.»

    La ragazza obbedì subito a Stephen, rilasciando Luis delicatamente sul terreno

    «Trova un'altra città, e restaci. Forse farai la fame, ma sarai sicuramente più al sicuro che con noi.»

    Sherry si avvicinò nuovamente al fratello, che finalmente decise di riprendere a camminare per il verso giusto. Fecero appena un paio di passi, ed ecco che furono nuovamente fermati dal ragazzino

    «Io vi sono riconoscente!»

    Gridò con forza verso i gemelli

    «E' vero, siete strani, ma sarete passati attraverso chissà quante situazioni orribili, solo per sentirvi chiamare mostri... non è triste? Io... potrei provare a far capire alla gente che si sbagliano, farvi apprezzare di più! Non vi sentite soli, a non poter mai contare su nessuno?»

    Cadde un silenzio totale, gli Shadow si guardarono a lungo, pareva quasi che stessero parlando senza muovere le labbra, poi finalmente Stephen parlò

    «Tu... fammi capire bene, pensi davvero di sapere che cosa possa capitare ad un umano in viaggio con noi, non solo, hai anche la presunzione di credere di poterlo sopportare tu stesso?»

    Mi stanno mettendo solo alla prova, se mi avessero voluto seminare lo avrebbero già fatto da tempo. Non mi intimoriranno di nuovo, oramai ho deciso!


    «Sì, esatto!»

    Capitolo 1, sesta parte ad opera di: Skeith87

    Per la prima volta da quando lo aveva visto Stephen sorrise, ma non fu nulla di rassicurante

    «Benissimo. Allora direi che puoi passare alla prova pratica.»

    Solo in quel momento Luis si accorse che lo sguardo di Sherry era puntato non su di lui, ma su qualcosa alle sue spalle. Si voltò di scatto, appena in tempo di vedere una donna dallo sguardo allucinato, con in mano il revolver posseduto dall'uomo che li aveva assaliti poco prima a neanche tre metri di distanza

    «Morte a chi vende la sua anima agli emissari dell'Anticristo!»

    Dopodichè sparò un colpo in pieno petto all'incredulo ragazzino, che finì a terra in una nuvola di sangue.

    Loro... lo sapevano... perchè non mi hanno avvertito?

    Sull' orlo del baratro dell'incoscienza, Luis vide i due gemelli venir presi di mira dalla pazza, per poi scattare con una velocità disumana e letteralmente smembrarle il braccio con in mano l'arma. Lo spettacolo dell'arto distrutto era disumano, la donna invasa dall'adrenalina o qualche tipo di droga fuggì via urlando, lasciando dietro di se una lunga scia di sangue e gli Shadow immobili, non ci voleva molto a capire che con una simile emorragia sarebbe comunque morta da sola molto presto.

    «A...iu...to...»

    Sherry e Stephen si avvicinarono al ragazzino agonizzante, rimanendo ritti in piedi senza proferire parola

    «Non...»

    La frase si spezzò sulle labbra di Luis, che sputò un fiotto di sangue

    «Non... voglio... morire...»

    Calde lacrime iniziarono a sgorgare dagli angoli degli occhi del giovane. Ogni singhiozzo era una stilettata bruciante ed insopportabile che veniva dal petto, e respirare diventava ogni volta più difficile

    Possibile... che finisca così? Mi lasceranno davvero fare questa fine? Io volevo solo aiutarli... forse ho sbagliato tutto... e adesso fa così male...

    Finalmente Sherry e Stephen si chinarono su du lui, la vista si stava appannando sempre più, quasi non distingueva nemmeno i loro luminosi occhi rubino

    «Ch... che...?»


    Capitolo 1, settima ed ultima parte ad opera di: Ivan Dvoric

    Mentre Luis singhiozzava, ricoperto di sangue, Stephen e Sherry si guardarono per qualche secondo, come se parlassero col pensiero. Lo sguardo di Stephen incredibilmente, per un momento rivelò una lieve tristezza, mentre l'altra restò impassibile

    «Fai come ti pare, ma se perde il controllo come l'ultima volta l'ammazzo io!»

    Disse d'un tratto acida Sherry, allontanandosi di una decina di metri.
    Il giovane Shadow sembrò concentrarsi, con le proprie mani chiuse l'una sull'altra, come a tenere qualcosa. Meno di un minuto dopo, una specie di piccolo cristallo nero, grande come una biglia, era tenuto dalla mano sinistra.
    Si avvicinò all'orecchio destro del bambino, iniziando a sussurrargli

    «La tua vita non sarà più come prima. Ora soffrirai, molto. E un giorno forse dovrò ucciderti...»

    Detto ciò, fece cadere la biglia nera all'interno della ferita. L'unica cosa che Luis ricordò in quel momento fu un immenso dolore, per poi svenire.
    Si svegliò il giorno dopo, al tramonto, su un letto comodo. O almeno, più comodo del terreno nudo.
    Alla sua destra, una vecchia signora sembrava stare lì, in attesa che si risvegliasse.

    «Ce ne hai messo di tempo per svegliarti, ragazzino! Due Shadow hanno detto che sei rimasto coinvolto in un incidente vicino a una loro operazione, e sei caduto da un tetto. Sei vivo per miracolo, piccoletto!»

    Pensando di essere rimasto indietro, di essere stato lasciato solo, Luis si alzò di scatto, e uscì di corsa dalla casa. Inutilmente la vecchia gli urlò dietro di aspettare, dopo due o tre minuti che correva per strada, scoprì il perchè. Un'Ombra sbucò da dietro un palazzo diroccato, per il terrore non riuscì a muoversi, le gambe tremavano contro la sua volontà.
    Quello che vide poco dopo però lo rese molto felice: con un urlo Sherry sbucò all'improvviso dietro all'Ombra, distruggendola e assorbendola, prima che questa potesse reagire

    «Pensavo che mi aveste abbandonato!»

    Gridò piangendo mentre correva in direzione della ragazza, fermato poi da Stephen poco prima che la gemella in guardia lo colpisse

    «Non ti prendere troppa confidenza con lei. Ti considera quasi un nemico, per ciò che ti ho fatto. Sappi che non sei più un umano, e non sei neanche un'Ombra. Noi chiamiamo quelli come te "Profane".»

    Il giovane Luis non comprese le sue parole, per ora era solo contento di essere vivo. Anche se qualcosa gli diceva che forse presto non lo sarebbe più stato così tanto.

    [CAPITOLO 1 COMPLETO ED APPROVATO]

    Edited by *Zaraki Kenpachi* - 30/5/2013, 10:52
     
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  3. *Zaraki Kenpachi*
     
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    [INIZIO CAPITOLO 2]
    Prima parte a cura di:
    Berry93

    «Pro...fa...ne? Che vuol dire?»

    Luis aveva un tono di voce ancora scosso. Lui, Stephen e Sherry erano rientrati nella casa dell'anziana signora e si erano riuniti in una stanza, mentre la padrona di casa stava preparando una bevanda ai suoi ospiti.

    «Adesso taci, e cerca di seguirmi attentamente perchè non ho intenzione di ripetermi.»

    Esordì Stephen, facendo un passo verso Luis

    «Tu stavi per morire, e noi…»

    Lo Shadow venne interrotto da un'occhiataccia della sorella, e subito si corresse

    «Io ti ho salvato, ma le tue ferite erano troppo profonde per essere curate e così ho dovuto fare in modo che tu potessi rigenerarti. Per fare ciò ti ho donato un frammento di ombra che si è andato a fondere pian piano con il tuo corpo, e per fortuna, il tuo organismo lo ha accettato, rendendoti in grado di rigenerarti.»

    «Quindi adesso sono... uno di voi?»

    Chiese Luis allo Shadow.

    «Non esattamente.»

    Si intromise Sherry.

    «Noi Shadow siamo frutto di svariati esperimenti, capirai che solo quei particolari esperimenti ci hanno reso in grado di controllare i poteri con cui combattiamo l'Ombra.»

    «I Profane, invece...»

    Riprese Stephen.

    «Non essendo stati sottoposti ai dovuti esperimenti ed essendo il frutto di una semplice e rude trasfusione di un frammento d'ombra in un essere umano, risultano essere incompleti e non hanno la stessa capacità di controllo di uno Shadow, il che rende i loro poteri altamente instabili… comunque, avevi detto che volevi renderti viaggiare con noi, farci apprezzare dalle masse...»

    Stephen fece un altro dei suoi sorrisi, più inquietanti che benevoli

    «Ed ora, non rischieresti più di morire stando con noi. Allora, che intendi fare? Sei ancora convinto della tua scelta?»

    «Voi... avete intenzione di uccidermi?»

    Chiese d'un tratto il Profane.

    «Cosa intendi dire?»

    «Voi mi avete aiutato per un motivo, vero? Da quello che mi è parso di capire questa storia del Profane è una cosa seria, ed anche voi correte dei rischi, quindi non lo avete fatto giusto per benevolenza nei miei confronti, voi mirate a qualcos'altro... devo credere davvero di avere una scelta, o se non vi seguirò mi ucciderete qui e subito?»

    Si voltò Sherry verso di lui.

    «Sei più scaltro di quanto non sembrassi, è vero non possiamo permetterti di muoverti in autonomia, rischiando di costituire un potenziale pericolo per tutti.»

    «In pratica, la scelta qui è di nuovo tra vivere o morire...»

    Stava cercando di ragionare, Luis, ma d'un tratto iniziò a sentire uno strano fischio e dei bisbiglii nelle orecchie, sempre più pressanti.

    Che mi sta succedendo ora?

    [Approvato dalla Bossa]
     
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  4. Lupus Hirpus
     
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    Pian piano i bisbigli che aveva cominciato a sentire nella sua testa diventarono un vero e proprio turbine di voci, urla e lamenti. Intanto il fischio diveniva sempre più intenso e acuto, penetrando come un chiodo incandescente sempre più in profondità nel cervello del giovane.
    Luis si buttò a terra in ginocchio gridando, il suo volto era contratto nel cercare di resistere a quel dolore atroce. Con le mani tentò di tapparsi le orecchie per non sentire più quel frastuono, ma senza successo, anzi, sembrava quasi che le grida fossero aumentate di intensità.

    «Fateli smettere!»

    Gridò il poveraccio con quanto fiato aveva in corpo.

    «Che cosa diavolo sta succedendo ora?»

    Esclamò Sherry difronte a quello spettacolo. Nel preciso istante in cui Luis si era accasciato al suolo era sopraggiunta un'altra Ombra nei pressi dell'edificio in cui si trovavano e, nonostante fosse ormai quasi del tutto buio, appariva stranamente irrequieta. Sembrava quasi che cercasse in qualche modo di infiltrarsi all'interno dell'abitazione.

    «Non ne ho la più pallida idea»

    Rispose l'altro gemello.

    «Non ho mai visto nulla del genere. Pare che l'ombra sia come attirata da lui.»

    Disse osservando Luis. Le pareti della casa tremarono tutte all'unisono, mentre dall'esterno si udì il gelido verso emesso dall'Ombra.

    «Beh, allora togliamolo di mezzo ed è fatta. Non mi va di andarmene in giro con una calamita per l'Ombra.»

    Controbatté la giovane Shadow andando verso il ragazzino, ancora a terra dolorante.

    «No! Non ha ancora perso il controllo dei suoi poteri. Attualmente la minaccia non è lui.»

    La bloccò Stephen, la ragazza lo guardò snervata, ed i due rimasero a fissarsi così per qualche secondo.
    Pochi attimi dopo, Sherry si diresse verso l'uscita seguita a ruota dal fratello, abbandonando Luis.
    Nel frattempo, tra tutte quelle voci che riecheggiavano nella testa del povero Profane, una si impose su tutte le altre, alta e imponente.

    «Vieni da me»

    Fu l'unica cosa che disse.


    [Approvato da *Zaraki Kenpachi*]

    Edited by *Zaraki Kenpachi* - 5/11/2013, 16:20
     
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  5. Rosso Pendente
     
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    D'un tratto le voci svanirono e Luis aprì gli occhi. La stanza era sparita, tutto quello che vedeva ora era il bianco.

    "Vieni da me" disse la voce imponente.

    "Chi sei?" chiese Luis.

    "Io sono il nulla." disse.

    "Chi sei?" Ripeté Luis.

    "Io sono il tutto" rispose.

    Luis fece qualche passo. Ovunque volgesse lo sguardo tutto era bianco.

    "Vieni a me giovane umano, è molto che ti sto cercando." continuò la voce.

    "Cosa vuoi da me!?" domandò Luis.

    "Desidero che tu cammini per me. Desidero che tu veda per me. Desidero che tu viva per me. E tramite la tua vita io ingloberò tutta la materia, negandone l'esistenza."

    Luis rimase impietrito. Gli occhi sbarrati dal terrore.

    "Tu...tu sei l'ombra..." ansimò.

    "Sciocco!" una fredda risata accompagnò l'offesa "Non confondere i burattini con il burattinaio."

    Una forma umanoide prese forma davanti a lui. Era anch'essa bianca, senza lineamento alcuno. Il ragazzo la distingueva solo per il tremolio dei lineamenti che la disegnavano.

    "Tu...cosa..." Luis non riusciva più a parlare.

    "Io sono la Luce e la materia mi appartiene. Questo che vedi è il mondo prima del mondo. Tutto qui è energia, mentre nel tuo mondo tutto è materia. Io lo divorerò e così un nuovo mondo nascerà dalle ceneri di quello vecchio"

    La cosa allungò una mano verso di lui. Le lunghe dita bianche gli sfiorarono la fronte.

    Luis urlò e svenne. Quando riprese i sensi la casa era riapparsa e aveva smesso di tremare.

    [Approvato dalla Bossa]

    Edited by SUPREME BOSS - 31/12/2013, 09:07
     
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  6. Berry93
     
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    Luis ansimava e, ancora stordito dall'esperienza appena vissuta, non si rese subito conto di chi gli stava intorno: di fianco a lui c'era Stephen che gli teneva una mano sulla spalla; seduta vicino ad un tavolino con dei bicchieri, dietro Stephen, vi era la padrona di casa; di fronte a loro, vicina alla porta, si trovava Sherry.

    Tutto d'un tratto il ragazzo si alzò in piedi e fece qualche passo indietro, liberandosi dalla presa dello Shadow.

    <<woh!>> Esclamò con un tono tra lo stupefatto e il preoccupato <<c-cos'era quel … coso? Voi l'avete visto, no?>> Chiese rivolgendosi ai presenti.

    Stephen, senza neanche chiedere all'anziana signora cosa fosse successo mentre lui e sua sorella erano fuori, si rivolse verso Luis alzando una mano come si fa per intimare a un animale di stare a cuccia <<luis, ora devi solo calmarti … L'ombra non c'è più … l'abbiamo subito tolta di mezzo>>

    <<c-calmarmi?>> Chiese Luis a Stephen, incalzandolo, poi, con un'altra domanda <<quella cosa ce l'aveva con me, per poco non mi ha preso … e tu sai di che sto parlando, vero?>>

    <<no, non so che stai dicendo … adesso devi solo calmarti e dare la possibilità a me e a Sherry di capire che cosa sta succedendo>>

    <<per poi fare cosa? Decidere se sia meglio che io continui a vivere o meno?>> Luis alzò il tono il tono della voce.

    <<così non va bene>> Cantilenò Sherry.

    <<sherry … >> La riprese il fratello.

    <<che c'è? Lui voleva aiutarci e adesso ci impedisce anche solo di aiutare lui>> Rispose Sherry, senza lasciar trasparire la minima emozione.

    <<non vi sembra di aver già fatto abbastanza? Tutto questo sta accadendo per merito vostro, no? Sarete soddisfatti>> Li attaccò Luis, piuttosto sarcastico.

    [Approvato dalla Bossa]

    Edited by SUPREME BOSS - 5/6/2014, 10:06
     
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5 replies since 16/7/2012, 14:36   512 views
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